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Mente cuore maniUna certa dose di elaborazione di idee, svolta tranquillamente nella mente, è altrettanto necessaria alla sviluppo di qualunque scienza quanto l’attività dei sensi e delle mani in laboratorio.La realtà

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Слайд 1Riflettere su
J. Dewey, The Sources of a Science of Education,

Livering Publishing Corporation, New York, 1929, trad. it. Le fonti

di una scienza dell’educazione, La Nuova Italia, Firenze, 1951

Le fonti della scienza dell'educazione sono costituite da alcune porzioni di conoscenza accertata che entrano nel cuore, nella mente e nelle mani degli educatori, e che, entrandovi, rendono lo svolgimento della funzione educativa più illuminata, più umana, più schiettamente educativa di quanto non fosse prima; ma non v'è modo di scoprire che cosa sia «più schiettamente educativo» fuorché mediante la continuazione dell'atto educativo stesso.

Riflettere suJ. Dewey, The Sources of a Science of Education, Livering Publishing Corporation, New York, 1929, trad.

Слайд 2Mente cuore mani
Una certa dose di elaborazione di idee, svolta

tranquillamente nella mente, è altrettanto necessaria alla sviluppo di qualunque

scienza quanto l’attività dei sensi e delle mani in laboratorio.

La realtà ultima della scienza dell’educazione non si trova nei libri, né nei laboratori sperimentali, né nelle aule scolastiche dove viene insegnata, ma nelle menti degli individui impegnati nella direzione delle attività educative

Mente cuore maniUna certa dose di elaborazione di idee, svolta tranquillamente nella mente, è altrettanto necessaria alla

Слайд 3In educazione è possibile operare in modo scientifico
se si adottano

metodi sistematici di indagine che, quando sono portati a confrontarsi

con una serie di fatti, ci permettono di comprenderli meglio e di controllarli in maniera più intelligente, meno confusa e non in modo abitudinario.

L’esistenza di un metodo scientifico ci protegge da un pericolo che riguarda l’operato di uomini con capacità fuori dal comune; il rischio di servile imitazione partigiana e di devozione così esclusiva a loro ed al loro lavoro da essere da ostacolo a ulteriori progressi.

In educazione è possibile operare in modo scientificose si adottano metodi sistematici di indagine che, quando sono

Слайд 4L’importanza del metodo
Se consideriamo la scienza come un corpo di

conoscenze, la sua unità è un obiettivo ambizioso e difficile

da conseguire, se non impossibile.
Il metodo scientifico in educazione ci consente di utilizzare l’esperienza (passata e presente) per la soluzione di problemi.

Ci si allontana dal metodo scientifico per:
Pigrizia (Dewey dice che è necessaria la flessibilità)
Malafede (Dewey sottolinea il rischio di servile imitazione/partigianeria)
Scelta di fini indipendentemente dai mezzi
Idea dell’unicità dell’esperienza (Dewey parla di uniformità di procedure)

L’importanza del metodoSe consideriamo la scienza come un corpo di conoscenze, la sua unità è un obiettivo

Слайд 5 Ricorrere a un metodo scientifico vuol dire che noi spingiamo sempre

più lontano le nostre osservazioni e il nostro pensiero, e

ci interessiamo agli eventi considerati in sé per sé.

Non esiste scienza senza astrazione, e astrazione vuol dire essenzialmente che determinati eventi vengono trasferiti dalla dimensione dell’esperienza pratica e familiare entro quella della indagine riflessiva e teoretica.
La capacità di svincolarsi temporaneamente dall’assillo e dalle preoccupazioni di immediate necessità pratiche costituisce una condizione iniziale per l’applicazione del metodo scientifico in qualsiasi campo. La preoccupazione di raggiungere qualche fine diretto o qualche risultato di utilità pratica, limita sempre la ricerca scientifica, in quanto tale preoccupazione restringe il campo dell’attenzione e del pensiero, permettendoci di rilevare soltanto quelle cose che sono direttamente connesse con quanto vogliamo fare ed ottenere in quel momento.

Ricorrere a un metodo scientifico  vuol dire che noi spingiamo sempre più lontano

Слайд 6L’educazione è scienza SE
i metodi tendono a perfezionarsi attraverso il loro

utilizzo, suggerendo nuovi problemi, nuove ricerche, che affinano le vecchie

procedure e ne creano di nuove e di migliori
vi è indagine riflessiva (per questo motivo Dewey suggerisce di adottare metodi che consentano di effettuare un’analisi di ciò che il maestro competente attua intuitivamente, in maniera tale che le sue pratiche eccellenti possano divenire parte integrante di un sapere scientifico comune).
Si può beneficiare sistematicamente di ciò che altri hanno realizzato (effetto cumulativo).
la padronanza dei metodi scientifici libera gli individui permettendo loro di vedere nuovi problemi, rilevare nuove procedure, e in generale, tende a promuovere una diversificazione piuttosto che a stabilire un’uniformità.
si analizzano le esperienze educative.
si incide sulle trasformazioni delle politiche e delle pratiche educative.


È molto facile per la scienza essere considerata come una garanzia che accompagna i beni di consumo piuttosto che come una luce che illumini la visione e rischiari la via.

L’educazione è scienza SEi metodi tendono a perfezionarsi attraverso il loro utilizzo, suggerendo nuovi problemi, nuove ricerche,

Слайд 7Fonti e contenuti
i dati, le teorie, i saperi (biologia, psicologia,

sociologia…), le pratiche da cui emergono specifici problemi.
- Le

pratiche educative forniscono il materiale che pone i problemi di una tale scienza, mentre le scienze che hanno raggiunto un certo grado di maturità sono le fonti da cui si ricava il materiale per trattare intellettualmente questi problemi.
- I fatti originali sono materiale grezzo, crudi dati


Fonti

Contenuti

il materiale scientifico derivato da altri saperi nella misura in cui è rielaborato sui problemi che sorgono nell’educazione.

- Il materiale ricavato dalle altre scienze fornisce il contenuto della scienza dell'educazione quando è orientato sui problemi che sorgono nell'educazione.
- Non c’è nessuna materia destinata intrinsecamente, per così dire contrassegnata, come contenuto della scienza dell’educazione.

Vi sarà una netta differenza di atteggiamento tra l’insegnante che si limita semplicemente ad applicare determinate norme sull’apertura delle finestre, la riduzione della temperatura, ecc. e quello che compie atti analoghi in virtù dell’osservazione e del discernimento personale.

Fonti e contenutii dati, le teorie, i saperi (biologia, psicologia, sociologia…), le pratiche da cui emergono specifici

Слайд 8Teoria e prassi in educazione
La teoria è, in ultima analisi,

come è stato ben detto, la più pratica di tutte

le cose, perché questo estendersi del raggio dell’attenzione al di là dello scopo e del desiderio immediato finisce per tradursi nella creazione di mete più vaste e più lontane, e ci consente di sfruttare un campo di condizioni e mezzi molto più ampio e profondo di quello coperto dall’osservazione dei primitivi intenti pratici. Temporaneamente, tuttavia, la formazione delle teorie richiede un risoluto distacco dalle esigenze di operazioni pratiche precedentemente eseguite.

L’esperienza concreta dell’educazione rappresenta la fonte primaria di ogni indagine e di ogni riflessione perché pone i problemi, e verifica, modifica, conferma o smentisce le conclusioni della ricerca intellettuale.

Immagino che ciò che egli diceva fosse una maniera di affermare per contrasto che il valore della scienza, della storia e della filosofia dell’educazione, acquisite nella scuola di tirocinio, consiste nel loro potere chiarificatore e nella guida all’osservazione e alla valutazione delle situazioni di fatto allorché esse insorgono.

Teoria e prassi in educazioneLa teoria è, in ultima analisi, come è stato ben detto, la più

Слайд 9L’educazione nella prassi è un’arte più che una scienza
In educazione

non bisogna pretendere di convertire immediatamente ogni scoperta scientifica in

una norma dell’arte di educare.

Quando nell’educazione, lo psicologo o l’osservatore e lo sperimentalista, in qualsiasi campo, riduce le sue scoperte ad una regola che deve essere rigidamente adottata, solo allora il risultato ottenuto è criticabile e nocivo al libero gioco dell’educazione intesa come arte

Conoscevo un insegnante di una scuola di tirocinio per insegnanti che soleva dire ai suoi allievi: “Se trovate che ciò che vi sto dicendo o che qui vi dice un altro insegnante è in disaccordo con quanto vi suggerirebbe il vostro buon senso, o le vostre facoltà di giudizio di fronte ad un caso di pratica scolastica, dimenticate quello che avete imparato e fidatevi di quanto vi dice il vostro giudizio; è la cosa migliore da fare in queste circostanze”.

L’educazione nella prassi è un’arte più che una scienzaIn educazione non bisogna pretendere di convertire immediatamente ogni

Слайд 10L’educazione si trova in una fase di transizione dallo stato

empirico a quello scientifico
.
La pratica giunge per prima e

per ultima e rappresenta l’inizio e la conclusione: l’inizio perché definisce i problemi che da soli conferiscono alla ricerca qualità e senso educativo; la conclusione, perché solo la pratica è in grado di testare, verificare, modificare e sviluppare le conclusioni di queste indagini.

L’esperienza concreta dell’educazione rappresenta la fonte primaria di ogni indagine e di ogni riflessione perché pone i problemi, e verifica, modifica, conferma o smentisce le conclusioni della ricerca intellettuale.

L’educazione si trova in una fase di transizione dallo stato empirico a quello scientifico. La pratica giunge

Слайд 11Il metodo scientifico: esperienza e astrazione
Gli uomini ottennero il fuoco

sfregando tra loro due bastoni di legno e notarono come

gli oggetti diventavano caldi quando venivano premuti l’uno contro l’altro molto prima di avere una teoria del calore.

È inevitabile che per un certo periodo si proceda a tentoni.

Le ipotesi formano una scala che va dal più generale al più specifico, ed in ogni punto il primo influisce sul secondo. Questa dipendenza di solito sfugge soltanto perché il più generale si trova talmente incorporato nei fatti speciali e particolari da risultarne dimenticato, finché qualche crisi nello sviluppo scientifico porta alla sua scoperta e revisione.

Non possiamo rimproverare a una disciplina che aspira a diventare scienza di fare nel primo stadio esperimenti e misurazioni i cui risultati sono privi di un significato che possa essere generalizzato.

Il fabbricante di colori si serve dei risultati scientifici come strumenti intellettuali nelle sue procedure empiriche.

i risultati scientifici forniscono una regola sul come condurre le osservazioni e le ricerche, e non una regola per un’azione palese

Il metodo scientifico: esperienza e astrazioneGli uomini ottennero il fuoco sfregando tra loro due bastoni di legno

Слайд 12Non si ha scienza se le singole scoperte non si connettono

in un sistema e se non si va oltre le

curiosità intellettuali

Relazione tra le osservazioni particolari
Generalizzazioni di diversi fenomeni
Costruzione di un sistema intellettualmente coerente

Non esiste scienza senza astrazione, e astrazione vuol dire essenzialmente che determinati eventi vengono trasferiti dalla dimensione dell’esperienza pratica e familiare entro quella della indagine riflessiva e teoretica.

Non si ha scienza se le singole scoperte non si connettono in un sistema e se non

Слайд 13Impossibilità di costruire la scienza dell’educazione su tecniche mutuate
Il fabbricante di colori

si serve dei risultati scientifici come strumenti intellettuali nelle sue

procedure empiriche.

“se avesse interpretato i dati scientifici come regola tassativa, avrebbe seguito tale regola rigidamente senza ottenere alcun miglioramento nell’eliminazione degli sprechi e delle perdite. Il fabbricante, molto più verosimilmente, sarebbe rimasto disgustato dalla differenza riscontrata fra la produzione della fabbrica e quella del laboratorio, e avrebbe concluso che la scienza non era utile per il suo scopo, ricadendo nei procedimenti empirici”.
Impossibilità di costruire la scienza dell’educazione su tecniche mutuateIl fabbricante di colori si serve dei risultati scientifici

Слайд 14Le leggi e i fatti non forniscono regole pratiche ma hanno

un valore indiretto per la pratica
I risultati scientifici forniscono una

regola sul come condurre le osservazioni e le ricerche, e non una regola per un’azione palese
Le leggi e i fatti non forniscono regole pratiche ma hanno un valore indiretto per la praticaI

Слайд 15Fonti “privilegiate” per la scienza dell’educazione…
Discipline che occupano una

posizione privilegiata rispetto all’educazione

Fonti “privilegiate” per la scienza dell’educazione…  Discipline che occupano una posizione privilegiata rispetto all’educazione

Слайд 16Relazione reciproca tra filosofia e scienza dell’educazione.
Le ipotesi formano una

scala che va dal più generale al più specifico e

in ogni punto il primo influisce sul secondo. Questa dipendenza di solito sfugge soltanto perché il più generale si trova talmente incorporato nei fatti speciali e particolari da risultarne dimenticato, finché qualche crisi nello sviluppo scientifico porta alla sua scoperta e revisione.

La filosofia dell’educazione rappresenta una fonte della scienza dell’educazione, nella misura in cui essa fornisce ipotesi di lavoro di vasta applicazione. Essa non crea ne stabilisce fini, ma occupa un posto intermedio e strumentale o regolativo

Relazione reciproca tra filosofia e scienza dell’educazione.Le ipotesi formano una scala che va dal più generale al

Слайд 17 Le ipotesi
Non sono principi fissi e conclusivi, verità
Devono essere messe

alla prova
Suggeriscono il lavoro di osservazione e comprensione
Sono idee operative

di lavoro
Le ipotesiNon sono principi fissi e conclusivi, veritàDevono essere messe alla provaSuggeriscono il lavoro di osservazione

Слайд 18Il contributo della filosofia sta
Nell’ampiezza di orizzonte ovvero andare oltre

i risultati immediati
Nella libertà ovvero evasione dalla tradizione, dalla monotonia,

dai rigidi schematismi, dall’unilateralità
Nell’invenzione costruttiva e nell’immaginazione ovvero offre suggerimenti per le attività da intraprendere, per gli esperimenti da tentare
Il contributo della filosofia staNell’ampiezza di orizzonte ovvero andare oltre i risultati immediatiNella libertà ovvero evasione dalla

Слайд 19La filosofia dell’educazione non soltanto trae il suo materiale originario

relativo ai fini e al valore dalla esperienza pratica dell’educazione,

ma ritorna su queste esperienze, per trarne prova, conferma, modificazione e approntamento di nuovi materiali.
La filosofia dell’educazione non soltanto trae il suo materiale originario relativo ai fini e al valore dalla

Слайд 20Le altre fonti: Psicologia & Sociologia
La questione sociale risulta strettamente

connessa con quelle psicologica

Le altre fonti:  Psicologia & SociologiaLa questione sociale risulta strettamente connessa con quelle psicologica

Слайд 21I valori dell’educazione
L’educazione è autonoma e dovrebbe essere libera di

determinare i propri fini e i propri obiettivi
Prendere a prestito

obiettivi da una fonte esterna equivale ad abbandonare il senso dell’educazione come processo dinamico

Contenuto scientifico dell’educazione
Qualsiasi argomento di discussione che renda capace l’educatore di vedere e riflettere più chiaramente su qualunque cosa egli faccia

L’educazione è un modo di vita e di azione ed è per sua natura un circolo o una spirale senza fine, un’attività che include in sé la scienza

I valori dell’educazioneL’educazione è autonoma e dovrebbe essere libera di determinare i propri fini e i propri

Слайд 22Valori educativi

Valori educativi

Слайд 23L’educatore: artista, scienziato ma soprattutto professionista
Finché gli educatori non avranno

il coraggio e l’indipendenza di sostenere che le mete dell’educazione

si devono formare e sviluppare nell’ambito del processo educativo non raggiungeranno la consapevolezza della loro funzione. Gli altri quindi non nutriranno un grande rispetto per gli educatori perché questi non hanno avuto riguardo per il proprio ruolo e per il proprio lavoro.
L’educatore: artista, scienziato ma soprattutto professionistaFinché gli educatori non avranno il coraggio e l’indipendenza di sostenere che

Слайд 24In conclusione
Non vi è modo di scoprire che cosa sia

«più schiettamente educativo» fuorché mediante la continuazione dell’atto educativo stesso


Continuare l’atto educativo significa essenzialmente continuare ad agire nella pratica avendo però cura di passare costantemente per il termine medio di una riflessione nel corso dell’azione tenendo bene a mente la continua e perpetua ristrutturazione, interazione ed integrazione ciclica di

Fini e mezzi
Teoria e prassi
Fonti e Contenuto
Leggi e Regole
Filosofia e Scienza

Porsi questioni nel corso dell’azione ricorrendo alle fonti della scienza dell’educazione può trasformare una pratica empirica in una pratica esperta

In conclusioneNon vi è modo di scoprire che cosa sia «più schiettamente educativo» fuorché mediante la continuazione

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