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ELETTROCARDIOGRAMMA PARAMETRI VITALI

Содержание

ECGFornisce dati sull’attività elettrica, informazioni sulla struttura e sulle funzioni del cuore.Valutazione di:Disturbi e irregolarità del ritmo cardiaco;Rilevare e controllare la frequenza cardiaca;Ricavare Informazioni sulla fase di depolarizzazione e ripolarizzazione cardiaca.

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Слайд 1ELETTROCARDIOGRAMMA PARAMETRI VITALI
Scuola di Medicina e Chirurgia – Laurea in Infermieristica
Dott.

Pasquale De Matteo
Direttore dott.ssa Anna Maria Iannicelli
Corso di preparazione all’Esame

di Stato
ELETTROCARDIOGRAMMA PARAMETRI VITALIScuola di Medicina e Chirurgia – Laurea in InfermieristicaDott. Pasquale De MatteoDirettore dott.ssa Anna Maria

Слайд 2ECG
Fornisce dati sull’attività elettrica, informazioni sulla struttura e sulle funzioni

del cuore.
Valutazione di:
Disturbi e irregolarità del ritmo cardiaco;
Rilevare e controllare

la frequenza cardiaca;
Ricavare Informazioni sulla fase di depolarizzazione e ripolarizzazione cardiaca.



ECGFornisce dati sull’attività elettrica, informazioni sulla struttura e sulle funzioni del cuore.Valutazione di:Disturbi e irregolarità del ritmo

Слайд 3LA MISURAZIONE
La misurazione dell'attività elettrica del cuore è prettamente fisiologico:

l'insorgere degli impulsi nel miocardio porta alla generazione di differenze di potenziale, che

variano nello spazio e nel tempo e che possono essere registrate tramite degli elettrodi.


LA MISURAZIONELa misurazione dell'attività elettrica del cuore è prettamente fisiologico: l'insorgere degli impulsi nel miocardio porta alla generazione di differenze

Слайд 4LA REGISTRAZIONE

La registrazione della differenza di potenziale da parte di

elettrodi posti sulla superficie corporea avviene grazie alla conducibilità dei

liquidi interstiziali del corpo umano.


LA REGISTRAZIONELa registrazione della differenza di potenziale da parte di elettrodi posti sulla superficie corporea avviene grazie

Слайд 5IL TRACCIATO
Il tracciato elettrocardiografico rappresenta il metodo più facile, meno

dispendioso e più pratico per osservare se l'attività elettrica del

cuore è normale oppure se sono presenti patologie di natura meccanica o bioelettrica.


IL TRACCIATOIl tracciato elettrocardiografico rappresenta il metodo più facile, meno dispendioso e più pratico per osservare se

Слайд 6IL TRACCIATO
Il normale tracciato ECG presenta un aspetto caratteristico che

varia soltanto in presenza di problemi.
Il tracciato è caratterizzato

da diversi tratti denominati onde, positive e negative, che si ripetono ad ogni ciclo cardiaco


IL TRACCIATOIl normale tracciato ECG presenta un aspetto caratteristico che varia soltanto in presenza di problemi. Il

Слайд 7ONDA P
È la prima onda che si genera e corrisponde

alla depolarizzazione degli atri.
Durata: 60 a 120 ms
Ampiezza: è

uguale o inferiore ai 2,5 mm.
ONDA PÈ la prima onda che si genera e corrisponde alla depolarizzazione degli atri.Durata: 60 a 120

Слайд 8INTERVALLO PR
Il fronte d'onda che ha attraversato gli atri, passa

nel nodo atrio-ventricolare, all'interno del quale le cellule attivate sono

poche e l’impulso generato è troppo debole per essere registrato. L'intervallo che si viene a creare va da un minimo di 120 ms a un massimo di 200 ms
INTERVALLO PRIl fronte d'onda che ha attraversato gli atri, passa nel nodo atrio-ventricolare, all'interno del quale le

Слайд 9COMPLESSO QRS
È l’insieme di tre onde che si susseguono l'una

all'altra, e corrisponde alla depolarizzazione dei ventricoli.

L‘Onda Q è negativa e

di piccole dimensioni e corrisponde alla depolarizzazione del setto interventricolare;
L’Onda R è un picco molto alto positivo e corrisponde alla depolarizzazione dell'apice del ventricolo sinistro;
L’Onda S è un'onda negativa anch'essa di piccole dimensioni e corrisponde alla depolarizzazione delle regioni basale e posteriore del ventricolo sinistro.

La durata dell'intero complesso è compresa tra i 60 e 90 ms.
In questo intervallo avviene anche la ripolarizzazione atriale che però non risulta visibile perché mascherata dalla depolarizzazione ventricolare.

COMPLESSO QRSÈ l’insieme di tre onde che si susseguono l'una all'altra, e corrisponde alla depolarizzazione dei ventricoli.L‘Onda Q

Слайд 10TRATTO ST
È il periodo in cui le cellule ventricolari sono

tutte depolarizzate e pertanto non sono rilevabili movimenti elettrici.

Da

ciò deriva che di norma è isoelettrico, cioè posto sulla linea di base del tracciato, da cui si può spostare verso l'alto o il basso di non più di 1 mm.
TRATTO STÈ il periodo in cui le cellule ventricolari sono tutte depolarizzate e pertanto non sono rilevabili

Слайд 11ONDA T
È la rappresentazione della ripolarizzazione dei ventricoli. Non sempre

è identificabile, perché può anche essere di valore molto piccolo

ONDA TÈ la rappresentazione della ripolarizzazione dei ventricoli. Non sempre è identificabile, perché può anche essere di

Слайд 12INTERVALLO QT
È la rappresentazione della sistole elettrica, cioè il tempo

in cui avviene la depolarizzazione e la ripolarizzazione ventricolare.
La

sua durata varia al variare della frequenza cardiaca, generalmente si mantiene tra i 350 e i 440 ms
INTERVALLO QTÈ la rappresentazione della sistole elettrica, cioè il tempo in cui avviene la depolarizzazione e la

Слайд 13ONDA U
È un'onda dovuta alla ripolarizzazione dei muscoli papillari.
Non sempre

è possibile apprezzare in un tracciato.

ONDA UÈ un'onda dovuta alla ripolarizzazione dei muscoli papillari.Non sempre è possibile apprezzare in un tracciato.

Слайд 14ECG STANDARD
12 Derivazioni
6 dagli arti “periferiche” (piano frontale):
3 bipolari:

I, II, III
3 unipolari: aVR, aVL, aVF

6 precordiali

unipolari (piano orizzontale): V1, V2, V3, V4, V5, V6


ECG STANDARD12 Derivazioni6 dagli arti “periferiche” (piano frontale):3 bipolari:   I, II, III3 unipolari:  aVR,

Слайд 15POSIZIONAMENTO ELETTRODI
Elettrodi Periferici
elettrodo rosso braccio destro
elettrodo giallo braccio sinistro
elettrodo verde

caviglia sinistra
elettrodo nero (neutro) caviglia destra con funzione di terra 

POSIZIONAMENTO ELETTRODIElettrodi Perifericielettrodo rosso braccio destroelettrodo giallo braccio sinistroelettrodo verde caviglia sinistraelettrodo nero (neutro) caviglia destra con

Слайд 16POSIZIONAMENTO ELETTRODI
Elettrodi Precordiali
V1: 4° spazio intercostale linea parasternale destra
V2: 4°

spazio intercostale linea parasternale sinistra
V3: tra V2 e V4
V4: 5°

spazio intercostale linea emiclaveare sinistra, corrispondente alla punta cardiaca
V5: 5° spazio intercostale linea ascellare anteriore sinistra
V6: 5° spazio intercostale linea ascellare media sinistra

Elettrodi a suzione

Elettrodi monouso adesivi

POSIZIONAMENTO ELETTRODIElettrodi PrecordialiV1: 4° spazio intercostale linea parasternale destraV2: 4° spazio intercostale linea parasternale sinistraV3: tra V2

Слайд 17MATERIALI
Elettrocardiografo;
Elettrodi;
Carta Millimetrata;
Elettrodi (a suzione o adesivi);
Gel Conduttore (per gli elettrodi

a placca metallica e/o per gli elettrodi a suzione);
Garze non

sterili;
DPI se necessari;
Lenzuolino di carta monouso per lettino;
Rotolo carta Asciugamani;
Kit per tricotomia;
Contenitore per rifiuti speciali;
Contenitore per smaltimento rifiuti urbani.


MATERIALIElettrocardiografo;Elettrodi;Carta Millimetrata;Elettrodi (a suzione o adesivi);Gel Conduttore (per gli elettrodi a placca metallica e/o per gli elettrodi

Слайд 18PROCEDURA
Identificare il paziente;
Informare e spiegare in modo chiaro la procedura

al paziente;
Garantire la privacy;
Verificare il funzionamento dell’elettrocardiografo e la presenza

della carta millimetrata;
Posizionare sul lettino il lenzuolino di carta monouso;
Far svestire il paziente, facendo togliere bracciali, orologi, calzini, etc.;
Far stendere il paziente in posizione supina con torace, polsi e caviglie scoperte;
Avvicinare l’elettrocardiografo al paziente;
Effettuare il lavaggio sociale delle mani;
Indossare i DPI se necessari;

PROCEDURAIdentificare il paziente;Informare e spiegare in modo chiaro la procedura al paziente;Garantire la privacy;Verificare il funzionamento dell’elettrocardiografo

Слайд 19PROCEDURA
Praticare eventuale tricotomia nelle zone in cui verranno applicati gli

elettrodi;
Posizionare, dopo aver ricoperto polsi e caviglie con gel elettroconduttore,

gli elettrodi agli arti per la registrazione delle derivazioni periferiche;
Posizionare, sempre dopo aver ricoperto la sede di applicazione, gli altri sei elettrodi sul torace: elettrodi precordiali;
Accendere l’elettrocardiografo;
Inserire i dati del paziente: nome, cognome, data di nascita, portatore di PM?;
Accertarsi che tutte le derivazioni siano ben collegate;
Chiedere al paziente di rimanere fermo per evitare artefatti;
Attendere qualche istante per far stabilizzare il tracciato;
Avviare la registrazione e la stampa del tracciato;
Spegnere l’elettrocardiografo ;


PROCEDURAPraticare eventuale tricotomia nelle zone in cui verranno applicati gli elettrodi;Posizionare, dopo aver ricoperto polsi e caviglie

Слайд 20PROCEDURA
Rimuovere gli elettrodi periferici e precordiali (in caso di utilizzo

di elettrodi adesivi smaltire nel contenitore rifiuti speciali);
Aiutare il paziente

a ripulirsi dal gel conduttore con rotolo di carta e/o con le garze;
Aiutare il paziente a rivestirsi se necessario;
Pulire gli elettrodi;
Smaltire i materiali monouso utilizzati;
Rimozione dei DPI (se utilizzati) e lavaggio sociale delle mani;
Registrare in cartella la procedura;
Consegnare al medico il tracciato per la refertazione.

PROCEDURARimuovere gli elettrodi periferici e precordiali (in caso di utilizzo di elettrodi adesivi smaltire nel contenitore rifiuti

Слайд 21PARAMETRI VITALI

PARAMETRI VITALI

Слайд 22GENERALITA’
QUALI SONO I PARAMETRI

VITALI ?
….E A CHE

COSA SERVONO?
GENERALITA’QUALI SONO I PARAMETRI             VITALI

Слайд 25LA PRESSIONE ARTERIOSA
Procedura che ci consente di quantizzare la pressione

esercitata dal sangue sulle pareti dei vasi arteriosi durante il

suo passaggio attraverso i medesimi.

I valori di P.A. vengono misurati in mmHg ( millimetri di mercurio) e possono essere condizionati da vari fattori:

gittata cardiaca,
resistenza vascolare periferica,
Volemia
elasticità dei vasi
viscosità ematica

LA PROCEDURA PUO’ ESSERE PRATICATA AUTONOMAMENTE) OPPURE DA TERZI.




LA PRESSIONE ARTERIOSAProcedura che ci consente di quantizzare la pressione esercitata dal sangue sulle pareti dei vasi

Слайд 26FINALITA’
Misurazione della pressione sistolica (MASSIMA) che corrisponde alla pressione massima

esercitata sulle arterie durante la contrazione del ventricolo sinistro.
Misurazione della

pressione diastolica (MINIMA) che corrisponde alla pressione esercitata sulle pareti dei vasi arteriosi quando il ventricolo è a riposo.
Definizione della pressione differenziale che corrisponde alla differenza tra la pressione sistolica e pressione diastolica.

FINALITA’Misurazione della pressione sistolica (MASSIMA) che corrisponde alla pressione massima esercitata sulle arterie durante la contrazione del

Слайд 27La pressione arteriosa viene solitamente espressa come un rapporto tra

: PAS/PAD ed i valori di essa vengono classificati in livelli:


La pressione arteriosa viene solitamente espressa come un rapporto tra : PAS/PAD ed i valori di essa

Слайд 28FATTORI CHE POSSONO INFLUIRE SUI VALORI DI NORMALITA’ DELLA P.A.

Alimentazione


esercizio fisico
Peso
Ritmi cardiaci
Clima
Posizione alla misurazione
Stress
Età
sesso

FATTORI CHE POSSONO INFLUIRE SUI VALORI DI NORMALITA’ DELLA P.A.Alimentazione esercizio fisicoPesoRitmi cardiaciClima Posizione alla misurazioneStressEtàsesso

Слайд 29TIPOLOGIA DI MISURAZIONE
In letteratura è possibile distinguere i tipi di

misurazione della P.A. in 3 tipologie:
Misurazione in ospedale o ambulatorio

che è volta a valutare le condizioni cliniche di base del pz., unitamente ad altri parametri e screening adeguati;
Misurazione ambulatoriale (monitoraggio dinamico 24/h) ,utile ad approfondire disturbi e deficit già evidenziati;
Misurazione a domicilio ( automisurazione) Ipertensione da camice bianco.


TIPOLOGIA DI MISURAZIONEIn letteratura è possibile distinguere i tipi di misurazione della P.A. in 3 tipologie:Misurazione in

Слайд 30Indipendentemente dalla tipologia di misurazione , la rilevazione della P.A.

può essere effettuata con due modalità: Metodo diretto(invasivo)

Metodi indiretti Mediante introduzione di catetere ( non invasivi) intra-arterioso per il monitoraggio elettronico dei valori pressori PVC= Pressione Venosa Centrale
Indipendentemente dalla tipologia di misurazione , la rilevazione della P.A. può essere effettuata con due modalità:

Слайд 31METODI INDIRETTI
Metodo ascultatorio: utilizza i suoni a bassa frequenza (

suoni di Korotkoff), percepiti con la compressione di un arteria

attraverso l’applicazione di un bracciale.

L’intensità e le caratteristiche di questi suoni permettono di individuare 5 fasi distinte.

Quando la pressione del bracciale applicato al braccio risulta essere superiore al valore della pressione presente nell’arteria brachiale non si rileva alcun suono, nel momento in cui la pressione nel bracciale diminuisce, si iniziano a percepire dei suoni ( i Toni di Korotkoff).
METODI INDIRETTIMetodo ascultatorio: utilizza i suoni a bassa frequenza ( suoni di Korotkoff), percepiti con la compressione

Слайд 32I TONI DI KOROTKOFF
Prima fase: si sente un primo battito

seguito da altri uguali;
Seconda fase: i suoni percepiti nella prima

fase aumentano d’intensità finchè non si accompagnano ad un soffio;
Terza fase: il soffio scompare, i battiti aumentano nuovamente d’intensità e diventano chiari e secchi;
Quarta fase: i battiti percepiti nella terza fase diventano ovattati;
Quinta fase: scompaiono i battiti avvertiti nella quarta fase.
I TONI DI KOROTKOFFPrima fase: si sente un primo battito seguito da altri uguali;Seconda fase: i suoni

Слайд 33QUALI SONO I VALORI DA REGISTRARE?
Per la Pressione arteriosa sitolica(

PAS) registreremo quelli corrispondenti all’inizio della prima fase, cioè la

PAS viene identificata con il valore del primo battito ascoltato seguito da uno identico.
Per la pressione arteriosa diastolica
( PAD)registreremo i valori corrispondenti alla fine della IV fase ed inizio della V.
QUALI SONO I VALORI DA REGISTRARE?Per la Pressione arteriosa sitolica( PAS) registreremo quelli corrispondenti all’inizio della prima

Слайд 34CONTROINDICAZIONI ALL’USO DELLA SEDE ELETTIVA (BRACCIO DX)
_

Sede di

uno shunt o fistola

artero- venosa per dialisi;
Braccio omolaterale a
mastectomia;
Ferita o sede di condizione
patologica.
IN QUESTI CASI IN LUOGO DEGLI ARTI SUPERIORI SI USERANNO GLI ARTI INFERIORI ( COSCIA).
CONTROINDICAZIONI ALL’USO DELLA SEDE ELETTIVA (BRACCIO DX)_  Sede di uno shunt o fistola

Слайд 35PRESIDI
SFIGMOMANOMETRO
FONENDOSCOPIO

PRESIDISFIGMOMANOMETROFONENDOSCOPIO

Слайд 36SFIGMOMANOMETRO
Esistono 4 tipi di sfigmomanometro:

A mercurio o di Riva Rocci,

è quello più usato. E’ opportuno controllarlo ogni sei mesi

accertandosi che la colonnina di mercurio sia perfettamente allineato con lo zero.

Random zero a mercurio usato in ambito epidemiologico , si tara automaticamente a random ad ogni misurazione.

Aneroide è quello più pratico, necessita anch’esso di controlli periodici. Non deve essere utilizzato se l’ago non si ferma allo zero o se si arresta prima di esso.

A gonfiaggio automatico.



SFIGMOMANOMETROEsistono 4 tipi di sfigmomanometro:A mercurio o di Riva Rocci, è quello più usato. E’ opportuno controllarlo

Слайд 37SFIGMOMANOMETRO
A MERCURIO O A RIVA ROCCI

A RANDOM ZERO

SFIGMOMANOMETROA MERCURIO O A RIVA ROCCI          A RANDOM

Слайд 38SFIGMOMANOMETRO
ANEROIDE

A GONFIAGGIO

AUTOMATICO
SFIGMOMANOMETROANEROIDE          A GONFIAGGIO

Слайд 39DI CHE MISURA DEVE ESSERE LO SFIGMOMANOMETRO?
Sono

disponibili in varie misure a seconda delle dimensioni del braccio

, infatti esso deve ricoprire i 2/3 della lunghezza lasciando libera la fossa antecubitale.
La scelta del bracciale in base alla grandezza del braccio è fondamentale perché le dimensioni della vescica insufflabile all’interno del bracciale cambiano per le diverse circonferenze. Essa deve corrispondere al 40% della lunghezza del braccio
DI CHE MISURA DEVE ESSERE LO SFIGMOMANOMETRO?   Sono disponibili in varie misure a seconda delle

Слайд 40IL FONENDOSCOPIO
Rappresenta il mezzo usato per auscultare .
Esso è costituito

da una campana, che funge da cassa di risonanza, allocata

nel piede del fonendoscopio e da due tubi dalle pareti spesse , lunghi dai 30 ai 40 cm, essi sono raccordati a due bracci metallici curvi che terminano con le olive auricolari.
Il fonendoscopio deve essere a campana, perché i toni di Korotkoff sono a bassa frequenza e quindi auscultabili solo con sistema a campana progettata per le basse frequenze.
IL FONENDOSCOPIORappresenta il mezzo usato per auscultare .Esso è costituito da una campana, che funge da cassa

Слайд 41PROCEDURA
Predisporre il materiale( sfigmomanometro, fonendoscopio, documenti di registrazione).
Identificare il

paziente;
Eseguire lavaggio delle mani appropriato;
Descrivere i vari passaggi della procedura

al paziente
Fare assumere al paziente una posizione confortevole ma adeguata ad assicurare una corretta misurazione (il paziente deve essere seduto su sedia con braccioli, schiena appoggiata allo schienale , piedi ben poggiati a terra e gambe non accavallate).
Il braccio deve essere posizionato libero da costrizioni, appoggiato su una superficie piana, ad una altezza pari al livello del cuore(4° spazio intercostale) a un angolo di 45° con il tronco, il palmo della mano deve essere rivolto verso l’alto.
Se il pz. È in posizione supina il braccio è gia’ all’altezza del cuore.
Posizionare lo sfigmomanometro adeguato alla circonferenza del braccio , il manometro deve essere collocato in modo che la scala di lettura sia al livello dell’occhio dell’operatore.







PROCEDURA Predisporre il materiale( sfigmomanometro, fonendoscopio, documenti di registrazione).Identificare il paziente;Eseguire lavaggio delle mani appropriato;Descrivere i vari

Слайд 42PROCEDURA
Eliminare tutta l’aria presente nel bracciale.
Avvolgere il bracciale intorno all’arto

avendo cura di coprire i 2/3 al di sopra della

piega antecubitale del gomito sopra l’arteria brachiale.
Posizionare la campana del fonendoscopio in corrispondenza dell’arteria brachiale.
Chiudere la valvola del bulbo e gonfiare rapidamente il bracciale fino al livello massimo di gonfiaggio (LMG).
Sgonfiare il bracciale ad una velocità di 2 mm/s, memorizzare i valori corrispondenti alla percezione delI e del IV-V tono di Korotkoff.
Sgonfiare rapidamente il bracciale,attendere 1-2 minuti ed effettuare la seconda misurazione.
Rimuovere il bracciale, registrare i valori rilevati su apposito registro e/o scheda.
Lavarsi le mani , riporre gli strumenti.
PROCEDURAEliminare tutta l’aria presente nel bracciale.Avvolgere il bracciale intorno all’arto avendo cura di coprire i 2/3 al

Слайд 43IL livello massimo di gonfiaGgio LMG viene calcolato nel seguente

modo: Chiudere la valvola di gonfiagGio e pompare aria fino a

raggiungere i 60mmHg proseguire il gonfiaggio con incrementi di 10-15 mmHg fino alla scomparsa del polso radiale, gonfiare ancora 10-15 mmHg ed iniziare a sgonfiare ad una velocità di 2mm/s. memorizzare il valore a livello del quale ricompare il polso ( pressione sistolica di palpazione), sgonfiare totalmente il bracciale e sommare 30mmHg al valore rilevato. Questo valore è il LMG.
IL livello massimo di gonfiaGgio LMG viene calcolato nel seguente modo: Chiudere la valvola di gonfiagGio e

Слайд 44POLSO
Il polso è un indicatore dell’attività cardiaca dovuta alla deformazione

che le pareti delle grosse arterie subiscono in concomitanza del

ciclo cardiaco.
Il polso radiale è la sede più comune, la più accessibile per la rilevazione di routine della frequenza cardiaca (FC).
POLSOIl polso è un indicatore dell’attività cardiaca dovuta alla deformazione che le pareti delle grosse arterie subiscono

Слайд 45CARATTERISTICHE
FREQUENZA
E’ il numero delle pulsazioni nell’unità di tempo. Varia a

seconda dell’età e in alcune situazioni fisiologiche
Tachicardia: FC > 100/min
Bradicardia:

FC<50/min
Dipendono da fattori fisiologici (eserc. Fisico, paura, ansia, collera), patologici(febbre, stimolazione vagale)

RITMO

E’ l’ordine di successione delle pulsazioni cardiache.
Regolare : si chiama ritmo sinusale perché il tempo intercorso tra i battiti è sempre lo stesso
Irregolare: quando l’intervallo di tempo intercorso tra le singole pulsazioni non è costante

CARATTERISTICHEFREQUENZAE’ il numero delle pulsazioni nell’unità di tempo. Varia a seconda dell’età e in alcune situazioni fisiologicheTachicardia:

Слайд 46CARATTERISTICHE
AMPIEZZA
Indica il grado di distensione della parrete arteriosa in relazione

al volume dell’onda sfigmica.
Le principali anomalie dell’ampiezza del polso sono:
Polso

filiforme: è un polso flebile che si verifica nelle condizioni che determinano una diminuzione della gittata cardiaca.
Polso ampio: si verifica nelle condizioni opposte al precedente, in cui vi è un aumento della gittata sistolica.
Polso alternante: le ampiezze si alternano.

SIMMETRIA

Si riferisce sia all’ampiezza sia alla contemporaneità di rilevazione dei polsi del lato destro e sinistro.
Tali differenze si possono rilevare in caso di patologie di vasi o per rallentamento del circolo sanguigno a monte del punto di rilevazione del polso.

CARATTERISTICHEAMPIEZZAIndica il grado di distensione della parrete arteriosa in relazione al volume dell’onda sfigmica.Le principali anomalie dell’ampiezza

Слайд 47PROCEDURA
Fare riposare il paziente 5 minuti prima della rilevazione del

polso
Lavarsi le mani
Presentarsi, informare e spiegare se necessario la procedura

al paziente
Preparare il materiale:orologio, quaderno, penna.
Sistemare i polpastrelli di indice, medico e anulare all’altezza della faccia interna del polso del malato lungo l’arteria radiale, ponendo il pollice sulla regione dorsale del polso stesso
PROCEDURAFare riposare il paziente 5 minuti prima della rilevazione del polsoLavarsi le maniPresentarsi, informare e spiegare se

Слайд 48PROCEDURA
Esercitare una pressione tale da permettere la percezione delle pulsazioni

(non usare mai il pollice perché si avvertirebbero le proprie

pulsazioni)
Contare il numero di pulsazioni usando l’orologio con lancetta dei secondi
Annotare il numero di pulsazioni prima sul quaderno e poi sul foglio della grafica della cartella clinica del paziente.
Controllare con le precedenti rilevazioni. Se vi sono dubbi ricontrollare nuovamente il polso.
Riferire al medico le alterazioni dei caratteri del polso.
PROCEDURAEsercitare una pressione tale da permettere la percezione delle pulsazioni (non usare mai il pollice perché si

Слайд 49Note
Se il polso è regolare contare i battiti per

30 secondi e moltiplicarli per due (o contare per 15

secondi e moltiplicare per quattro.
Se il polso è irregolare aritmico, contare il numero delle pulsazioni per il minuto intero.
Note Se il polso è regolare contare i battiti per 30 secondi e moltiplicarli per due (o

Слайд 50RESPIRO
Il respiro è la capacità d’immettere ed espellere aria dai

polmoni, la capacità respiratoria viene misurata come frequenza respiratoria cioè

il numero di atti respiratori che un individuo compie nell’arco di tempo di un minuto ed è il processo mediante il quale gli organismi si procurano l’ossigeno ed eliminano l’anidride carbonica e questo avviene a livello dei polmoni.
RESPIROIl respiro è la capacità d’immettere ed espellere aria dai polmoni, la capacità respiratoria viene misurata come

Слайд 51FREQUENZA RESPIRATORIA
La frequenza respiratoria in un soggetto adulto sano è

di 16-20 atti respiratori al minuto.
Eupnoico 16-20 atti respiratori al

minuto (Respiro Normale)
Bradipnea 10-12 atti respiratori al minuto (Respiro Lento)
Tachipnea superiore ai 20 atti respiratori alminuto. (Respiro Veloce)
FREQUENZA RESPIRATORIALa frequenza respiratoria in un soggetto adulto sano è di 16-20 atti respiratori al minuto.Eupnoico 16-20

Слайд 52OSSIMETRO
L’’ossigeno nel sangue viene misurato tramite l’ossimetro, ed è un

esame che permette di evidenziare la percentuale di O2 che

c’è nel sangue (SPO2), sul mercato ci sono diversi tipi di ossimetri transcutanei e talvolta misurano anche la FC.

OSSIMETRO PORTATILE

OSSIMETROL’’ossigeno nel sangue viene misurato tramite l’ossimetro, ed è un esame che permette di evidenziare la percentuale

Слайд 53TECNICA
La tecnica è quella di posizionare l’ossimetro nelle dita della

mano o si può anche posizionare nel lobo dell’orecchio o

eventualmente nelle dita del piede.

TECNICALa tecnica è quella di posizionare l’ossimetro nelle dita della mano o si può anche posizionare nel

Слайд 54Note
I valori normali nei soggetti adulti sani sono 95-100%:
Ipossia

lieve 91-94%
Ipossia moderata 86-90%
Ipossia grave: inferiore al 86%

Note I valori normali nei soggetti adulti sani sono 95-100%:Ipossia lieve 91-94%Ipossia moderata 86-90%Ipossia grave: inferiore al

Слайд 55TEMPERATURA CORPOREA
La temperatura corporea è il grado di calore del

corpo degli esseri umani (e non solo) essendo essi omeotermi

utilizzano dei meccanismi endogeni di termoregolazione (cioè consentono di mantenere una determinata temperatura corporea media) nell’uomo la temperatura normale è comunemente considerata di 37°C con una variabilità tra individui di circa +/- 0,4°C. Sopra questi valori si può ritenere febbre (di solito sopra i 38°C)
TEMPERATURA CORPOREALa temperatura corporea è il grado di calore del corpo degli esseri umani (e non solo)

Слайд 56TERMOMETRI A MERCURIO
Dal 3 aprile 2009 i termometri al mercurio

sono stati messi al bando. Da tale data entra in

vigore infatti il decreto ministerile del 30 luglio 2008, emanato in attuazione di una Direttiva CE per evitare che i termometri finiscano tra i rifiuti e così pure il mercurio, che danneggia l’ambiente e, a lungo termine, la salute degli umani. Sono ancora presenti nelle nostre case, ma il loro smaltimento dovrà avvenire secondo le norme vigenti.
TERMOMETRI A MERCURIODal 3 aprile 2009 i termometri al mercurio sono stati messi al bando. Da tale

Слайд 57TERMOMETRI A MERCURIO
Erano di tipo:
ASCELLARE (bisognava posizionare il termometro sotto

l’ascella)
ORALE (bisognava posizionare il T. nel cavo orale)
RETTALE (si introduce

il T. nella parte distale dell’ano. E’ la misurazione con maggiore attendibilità
TERMOMETRI A MERCURIOErano di tipo:ASCELLARE (bisognava posizionare il termometro sotto l’ascella)ORALE (bisognava posizionare il T. nel cavo

Слайд 58TERMOMETRI DIGITALI
RETTALE, ASCELLARE, ORALE (utilizzato come i termometri a mercurio)
AURICOLARE

(si posiziona il T. nella cavità auricolare)
CUTANEA (si posiziona il

dispositivo a contatto con la cute.
TERMOMETRI DIGITALIRETTALE, ASCELLARE, ORALE (utilizzato come i termometri a mercurio)AURICOLARE (si posiziona il T. nella cavità auricolare)CUTANEA

Слайд 59DOLORE Joint Commission on Accreditation of Healthcare Organizations (JCAHO)

Dec 2001 American Pain Society (APS)
Secondo la definizione della IASP (

International Association for the Study of Pain ) e dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, il dolore:


“è un’esperienza sensoriale ed emozionale spiacevole associata a danno tissutale, in atto o potenziale, o descritta in termini di danno”.
DOLORE   Joint Commission on Accreditation of Healthcare Organizations (JCAHO) Dec 2001 American Pain Society (APS)Secondo

Слайд 60DIFFERENTI TIPI DI DOLORE


Esistono vari tipi di dolore

che si possono classificare secondo:

Il meccanismo fisiopatologico (da eccesso

di nocicezione, neurogeno, psicogeno).

La durata dell’evoluzione (acuto, cronico).

Il tipo di patologia in causa (maligna o benigna).

DIFFERENTI TIPI  DI  DOLOREEsistono vari tipi di dolore che si possono classificare secondo: Il meccanismo

Слайд 61VALUTAZIONE DEL DOLORE

Tutti i professionisti della salute sono chiamati quotidianamente

a valutare l’intensità del dolore dei pazienti.


Riconoscere l’esistenza di un

dolore è già importante ma la sua misurazione è una tappa essenziale ed indispensabile per trattare efficacemente un paziente doloroso.
VALUTAZIONE DEL DOLORETutti i professionisti della salute sono chiamati quotidianamente a valutare l’intensità del dolore dei pazienti.Riconoscere

Слайд 62LE SCALE DI AUTOVALUTAZIONE

Tali scale sono dette unidimensionali poiché valutano

una sola dimensione del dolore: la sua intensità misurata dal

paziente.

Le scale unidimensionali

Esistono diverse scale in grado di misurare globalmente l’intensità del dolore o il suo sollievo:

la scala verbale semplice (VRS);

la scala numerica (NRS);

la scala analogica-visiva (VAS);
LE SCALE DI AUTOVALUTAZIONETali scale sono dette unidimensionali poiché valutano una sola dimensione del dolore: la sua

Слайд 63• La VRS ( scala verbale semplice) è la più

utilizzata e prevede 4 o 5 categorie alle quali corrispondono

un punteggio che va da 0 a 4
• La scala numerica NRS. permette al malato di dare un numero al dolore da 0 a 10 (o 100). Il numero 0 vuol dire assenza di dolore, il numero 10 esprime il massimo dolore immaginabile.
• La VAS ( scala analogica-visiva)si presenta graficamente sotto forma di una linea orizzontale di 100mm , orientata da sinistra a destra. Le due estremità della linea sono definite da “dolore assente” e dal “massimo dolore immaginabile”. Il paziente risponde ponendo una croce sulla linea; la distanza tra la posizione della croce e l’estremità “dolore assente” rappresenta l’intensità del dolore in quel momento e permette di approntare una adeguata terapia.
• La VRS ( scala verbale semplice) è la più utilizzata e prevede 4 o 5 categorie

Слайд 64LA VALUTAZIONE DEL DOLORE NEL BAMBINO
- Scala FLACC - Per

bambini ≤ 3 anni o con

deficit motori o cognitivi

- Scala con le facce di Wong-Baker
Per bambini > 3 anni

- Scala numerica - Per bambini ≥ 8 anni


LA VALUTAZIONE DEL DOLORE  NEL BAMBINO- Scala FLACC - Per bambini ≤ 3 anni o con

Слайд 65Scala FLACC (≤ 3 anni)

Scala FLACC (≤ 3 anni)

Слайд 66
0

2

4 6 8 10
NESSUN UN PO’ UN PO’ PIÚ ANCOR PIÚ MOLTO PIÚ IL PEGGIOR
MALE DI MALE DI MALE MALE MALE MALE
POSSIBILE

Scala di Wong-Baker (> 3 anni)

Scala numerica ( ≥ 8 anni)

0          2

Слайд 67LA VALUTAZIONE DEL DOLORE NEL NEONATO
PIPP - Premature Infant Pain

Profile

NIPS - Neonatal Infant Pain Scale

DAN - Douleur Aigue

du Nouveau-né

EDIN - Echelle Douleur Inconfort Nouveau-né

NPASS - Neonatal Pain Assessment and
Sedation Scale
LA VALUTAZIONE DEL DOLORE  NEL NEONATOPIPP - Premature Infant Pain Profile NIPS - Neonatal Infant Pain

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